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al testo di Tania Scavolini
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Si prendono per mano lungo i cortili del cielo, dimenticando la morte con gioia si abbracciano nel girotondo della sorte.
Sono bambini, padri e madri di terre desolate e sventrate, dei ruderi-fantasmi delle città senza più il rumore della vita. senza il tempo a ritmo scandito.
Si ritrovano ora per l’eternità, senza più sonno, né fame, né sete, senza il suono di parole dolci.
Girano con calma portando le croci della loro sventurata realtà.
15 dicembre 2016 |
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